"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


mercoledì 30 dicembre 2009

Invasione di gatte malefiche


Ieri sera, dopo una giornata di lavoro pesantissima, sono uscito con un amico per un impegno già preso in precedenza che non potevo rinviare e, con lui alla guida, imbocchiamo l'autostrada sulla via del lago di Garda. Decidiamo di fermarci qualche minuto per un caffè in un autogrill che di solito è molto frequentato, e che ieri sera stranamente era tranquillo. Sarà stata la stanchezza, sarà stata la luce leggermente ovattata, sarà che il caffè d'orzo era più buono del solito fatto sta che appena mi giro un momento e mi guardo intorno resto bloccato dallo stupore.

Gatte malefiche ovunque, dal pavimento al soffitto, in tutte le salse leccorniose, caramellose e patatose, in un tripudio di rosa in tutte le nuances, ma la mia preferita, ieri sera, era il corner con le tavolette di cioccolato in salsa gattosa. Non so chi sia il responsabile della vendita delle licenze per lo sfruttamento dell'immagine della gatta, ma ho come l'idea che si sia fatto prendere un po' la mano. Sono ovunque, mi sentivo così accerchiato che quando sono passato un momento al bagno temevo di trovare i sanitari a forma di testa di gatta, e il soffione dell'aria calda con il suono delle sue fusa.
Gatta malefica, non avrai il mio scalpo.

A margine, ho dato una sbirciatina ai prezzi, alla faccia della crisi, e ci credo che quelli del merchandising la piazzano in ogni cosa, è una rapina a mano armata con artigli di gatta in acciaio inossidabile.
Comunque, tra le altre cose, ho visto le sorelle della mia scatola di latta gattosa, ho scoperto che ho fatto un affare perchè l'ho pagata  3 volte meno di quelle viste esposte ieri in autogrill.

giovedì 24 dicembre 2009

Buone Feste gattose e giocattolose



Così, per finire in bellezza, anche oggi corse, affanni, negozi, pacchi, pioggia scrosciante e biscotti speziati.
Pausa pranzo, si fa per dire, ne approffitto per fare un giro al supermercato a comprare alcune cose che avevo finito, con la speranza che a quell'ora non ci fosse molta gente così da sbrigarmi in fretta: pura illusione.
Facendo slalom e gimcane tra le corsie e i carrelli, perché io con il cestino viaggiavo veloce e leggero, passo per il reparto panettoni & affini, che solitamente snobbo allegramente e mi blocco davanti a questa bellissima scatola di latta dai colori rosati e caramellosi con raffigurata la gatta malefica.
E' mia!!!
Ok, ho la scusa che sto cercando qualcosina per la nipotina, infatti poco dopo requisisco un altro cimelio-gattamalefica a forma di macchina fotografica tipo distributore di caramelle, ma questa scatola è mia, ne ho assoluto bisogno, dove mettere altrimenti i biscotti speziati che farò più tardi?
E poi un giretto anche al reparto giocattoli, alla ricerca di un regalino per i nipotini,; Toh, le Barbie, ma quanto sono brutte queste nuove versioni, hanno la testa grossa come le Brazz, costeranno pure poco ma sono brutte forti, toh, le macchinine, domenica scorsa nipotino piccolo ha fatto il diavolo a quattro per una macchinina sportiva brutta e mezza rotta, vediamo se ce n'è una di più carina, ecco, no, questa no, questa è troppo proletaria, la camionetta dei caramba assolutamente no, quella della guardia di finanza figurati, manco morto, ma che caruccia la mini con il tettuccio con la Union Flag, è più bella questa rossa o quella verde oliva? Hmm, sono le ultime due, va beh, una per nipotino piccolo e una per me, che magari se mi viene a trovare ho qualche giocattolo. Ohh, la cabriolet sportiva argentata che figaaaa! Toh, un bolide rosso tipo macchina da rally, questa sicuramente gli piace, o è meglio questa bianca?...Ma si dai, facciamo tutte e due!
Basta macchinine, ora pensiamo a nipote grande che è in quella fascia d'età delicatissima chiamata pre-adolescenza, non più bimbo ma nemmeno troppo ragazzo. Libri manco a parlarne, sembra che abbia un attacco di allergia acuta ogni volta che ne vede uno nei paraggi, altri giochi per la PSP no, altrimenti non si stacca più da quell'aggeggio...Ma che carino questo peluche elefantoso, ora che ci penso non ne ho nemmeno uno a forma di elefante. Che bello morbido, divertente questa proboscide, no, non mi serve un altro peluche.
Alla fine dopo aver passato in lungo e in largo il reparto giochi e affini trovo pure il regalo per nipote grande, un fighissimo zaino della Umro con delle finiture arancio vivo che fa impazzire i dodicenni e che lo bistratterà in tutti i modi possibili. Finisco la spesa e passo alla cassa.
Ma guarda, non m'ero accorto di aver messo nel cestino pure l'elefante, e ora non ho voglia di tornare al piano di sopra per rimetterlo nello scaffale.
"A lei che è un affezionato cliente del nostro reparto giocattoli le regaliamo un buono sconto da spendere entro il 10 gennaio, ne approffitti!" mi sento dire dalla commessa.
Si, come no, farò man bassa di peluche e macchinine.
Lo so, avete ragione, dovrei cercarmi un uomo piuttosto, ma che ci posso fare, quelli di solito passano,  mentre i peluche restano.
Buone feste a tutti.

lunedì 14 dicembre 2009

Treviso, Diva & Nonna Twining Meeting



Sole, traffico, parcheggio, giri a vuoto, ore perse, nervoso, freddo freddo, primo appuntamento privato tra Regine per degustazione tea e cookies su preziose tazze di porcellana presso saletta V.I.P. nel bus del  Twining Tea Tour , secondo appuntamento aperto al pubblico con degustazione assieme alle Dive e amici, con bicchieroni di carta e senza cookies, Dive infreddolite, Dive impellicciate, Dive incappucciate, DivA spudorata con culone esposto ai quattro venti, regalini, fiocchettini, sorrisini, bacini al cianuro, of course, con retrogusto alla teina.
Prima fermata all'Angolo del Suppellettile, seconda fermata all'angolo del Tutto per la Casa, un'orda di formine per biscotti, stampini per muffins, Sali esotici, termometri per dolci, piccoli elettrodomestici, un commesso equivoco con occhio languido (solo per me), la cugina di Vanna Marchi decisa a farci svuotare il credito residuo della Mastercard, terza fermata all'angolo Stiloso&Chiccoso, leggi scarpe, accessori e abbigliamento in un contesto snob e signorile, come dovuto a vere Dive dispendiose.
Quarta fermata con pausa lunga in bettola caratteristica che fa tanto etno-folk-chic per placare i languorini delle Dive affamate: piatti scelti con oculatezza soltanto dopo aver consultato, ogniunA, il proprio dietologo di fiducia, il tutto condito da lunghe conversazioni a modo e qualche piccola chicca pepata, come si confà a vere Dive di mondo. Piccola pausa splatter per commentare la notizia della consegna del premio, sotto forma di statuetta, al più famoso mezza tacca degli ultimi 150 anni per tutto il bene fatto per l'Italia.
Dolce. Si, quello non poteva mancare, doppio per alcunE, triplo per qualcunA, tanto il culone ce l'ha già.
Breve passeggiata dopo cena e quinta fermata a Gelateria-cioccolateria very very good. Tazza piccola, tazza media, tazza grande, indovinate un po' chi è la solita esagerata, coppa diversa, non calda ma fredda, perché in qualche modo dovrò pure conservarmi quando entro in locali riscaldati. Altra lunga passeggiata per le vie del centro, attraverso ponticelli romantici, alberi addobbati a feste e piazzetta con radicchi mosci, freddo, freddo, tanto freddo, ma la compagnia era calda e affettuosa e tutto è passato in fretta.
Ecco, questo è il mio piccolo Souvenir da Treviso, per tutti quelli che non c'erano e desideravano esserci e nel frattempo schiattavano d'invidia. Di più non posso, ho poco tempo, i miei impegni di Diva mi reclamano.

P.S. confido nell'ironia dell'amika Culona, ma giusto per tranquillizzare gli assenti credo sia corretto specificare che il culone è semplicemente un bel derriere a balconcino.

giovedì 10 dicembre 2009

Palle soffici e piumose



Non ho resistito, erano lì davanti a me sospese nell'aria, bianche, morbidi soffici e piumose, delle alternative palle natalizie: come non pensare alla mia stola di pelo di blogger.
E' un periodo grigio fumo un po' ovattato, dopo giorni uggiosi e piovosi un bel sole sfacciato, abbagliante che inonda di luce ogni anfratto e riscalda quest'aria secca e gelida.
Lui tagliava, colpi di forbici alternati a carezze di rasoio, il profumo dello shampoo che mi inebriava, i miei occhi allo specchio sorridenti. Li ho guardati a lungo, li avevo quasi scordati quei colori più caldi, i lampi di luce.
L'ultima volta che li avevo osservati stentavo a riconoscermi, qualcosa di strano, di diverso nel mio viso, come se quello riflesso fosse un'altra persona, ma poi quella stizza, quella noia in sottofondo di quando non ti va' di approfondire, e preferisci distogliere lo sguardo.

-Pronto, ciao, come stai?-
-Sono un po' stanco, dormo poco ultimamente, ho avuto periodi migliori-
-Mi sono preoccupato quando ci siamo visti l'altro giorno, da quando ti conosco non ti ho mai visto così male. Non so, qualcosa nel viso, come se fossi teso oltre i tuoi soliti limiti esagerati.-
-E' qualcosa che non dipende solo da me purtroppo, ma al di là di tutto mi sento svuotato di tutte le energie, così, in attesa di miglioramenti, preparo dolci e torte di mele. Ognuno affoga i propri dispiaceri come può-

-Ho visto il tuo profilo, mi piace molto quello che scrivi, lo condivido. Mi piacerebbe conoscerti, vivo nella tua stessa provincia.
Lo guardo e mi chiedo cos'è che mi blocca di tutto questo, cos'è che mi manda in subbuglio: ma che strano, una  volta che qualcuno mi scrive in un modo semplice, gentile e cortese, onesto e diretto mi sento quasi spiazzato, come se fossi così assuefatto a certe cadute di stile di molti altri da non farci più caso, come se non sapessi più come rapportarmi a questo tipo di dialogo. Quant'è complicata la vita a volte, quanto la rendiamo complicata.

E' tutto un baillamme di pensieri, passa così in fretta il tempo quando ti accorgi che non era ieri, nè la settimana scorsa, ma mesi fa.
Ma oggi mi sento meglio, ho incrociato due amuleti a forma di palle pelose soffici e piumose e mi scopro un sorriso che non riesco a trattenere.
Così, per scaramanzia, le ho fotografate.