"Non siamo davvero solisti nemmeno nella nostra vita, ma la scena di un dialogo a più voci, tutte, purtroppo, forse, dello stesso valore".
( Göran Tunström )


giovedì 4 settembre 2008

Quattro più uno (prima parte)


Ho una confessione da fare e so che molti miei fans resteranno sconvolti , perchè ormai mi sono fatto questa fama di omo caverniculus tutto d'un pezzo, clava compresa (bella e lucida, levigata sui crani vuoti dei miei tanti detrattori ).
Ebbene si, dietro questa apparenza solida di scaricatore di porto si nasconde l'animo di una dama aristocratica di metà ottocento , gonna ampia con crinolina e corpo stretto sul bustino di ossa di balena e per finire borsetta con i sali . Immancabili.
A-s-s-o-l-u-t-a-m-e-n-t-e N-e-c-e-s-s-a-r-i .

Io sono abbonato agli svenimenti .

Lo so, è così demodè , ma volete mettere cosa si prova ad avere le attenzioni tutte per sè, piccole premure che (col cavolo che)ti offrono solitamente, braccia che ti sorreggono, voci pacate che ti parlano , qualche schiaffo a tradimento e un bernoccolo in testa...ehm , gli ultimi due dettagli sono insignificanti .

Sabato sera di fine agosto, decido di declinare l'invito di andare alla serata di chiusura del Gay Village di Padova , una specie di sagra della salsiccia con qualche ingrediente piccante in più , ed esco con quattro mie amiche sfigatell...ehm, in un momento molto particolare della loro vita .
F. piccolina e magra, divorziata, S.oppure detta la Bridget Jones della val padana, single non per scelta ,C. separata da poco con bimba a carico, magra come un fuscello e dolcissima, L. sposata con due bimbi e il terzo in arrivo, bella e radiosa , in libera uscita .
E poi io, l'amika con la K in mezzo a quattro amiche biologiche .
Locale senza pretese, una pizzeria di periferia dove puoi arrivare fino al dolce e al caffè senza lasciarci un capitale , ma a suo modo carino , con i tavoli ampi e distanti quanto basta per poter spettegolare in confidenza senza il rischio che tutto il locale venga a sapere i dettagli .

Si parte con i convenevoli ovviamente, lavoro, vacanze, famiglie, amicizie,ma ben presto si passa al sodo e si parla di quello che veramente ci interessa, il misterioso mondo dei maschi .(leggi sesso).
La differenza tra le donne (etero) e i maschi (etero) quando parlano di sesso è essenzialmente questa : i maschi partono con le allusioni, ma appena l'argomento prende la tangente del confronto svoltano per l'uscita della trivialità .
Le donne invece viaggiano assieme, passano ai dettagli, si consigliano percorsi, ridono delle uscite sbagliate ...quando sono amiche.
Quando non lo sono perdono il tempo a farsi la lotta tra di loro, ma questa è un'altra storia .
Insomma, passato al setaccio l'argomento sesso , arrivati al caffè qualcuna si mette a parlare di interventi di chirurgia estetica .Argomento interessante, tutte molto prese , coinvolte, preparate, ogniuna con qualcosa da dire, dal ritocco al naso alla blefaroplastica e via chirurgicamente discorrendo.
Ora ,io verso la chirurgia estetica non ho niente da ridire, non vedo perchè non sfruttarla, casi patologici a parte , ma l'idea di subire un intervento chirurgico non necessario per la salute mi è del tutto ostico , per quanto mi riguarda .Ma non è di questo che volevo parlare .
Si finisce non so come a parlare di vene, vasi sanguigni et simila , e qui io comincio a essere un po' a disagio .Non ho mai razionalizzato bene la cosa, ma sembra che sentire parlare di certi argomenti mi renda più impressionabile che vederli o subirli , è come se scattasse un meccanismo di empatia e "sento" mentalmente le cose che mi raccontano in un modo molto fisico .

Comincio a riconoscere tutti i sintomi pre-svenimento, iperventilazione, annebbiamento della vista, stomaco sottosopra, formicolio alle mani, e quindi chiedo alle mie amiche di cambiare argomento, spiegando molto sbrigativamente il perchè.
Sento però che lo svenimento è vicino, sposto immediatamente la sedia e mi poso a terra, appoggiato al muro, sperando di bloccarlo in tempo .
Le mie amiche mi guardano un po' perplesse perchè non capiscono bene la situazione ma poi notano che sto diventanto di un pallore cadaverico .(continua)

3 commenti:

  1. Ma non è che ti fosse rimasta la pizza sullo stomaco? O magari l'aria condizionata ti aveva bloccato la digestione? Comunque consolati, credo che tutti noi cavernicoli clava-muniti ci portiamo dentro una principessa: magari del Paleolitico, ma sono sicuro svenissero anche quelle. E dunque, mal comune mezzo gaudio. Attendo con ansia il resto del racconto per poi spruzzarti amorevolmente il viso con l'aceto dei sette ladri, slacciarti il busto e tenerti sollevati i piedi con un cuscino foderato di chintz!
    :)

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  2. ahahah ! !
    nessun problema di digestione, calcolando una media di 3-4 svenimenti all'anno ormai riconosco subito i sintomi, che sono particolari rispetto ad altri malori.
    Per la seconda puntata a più tardi.

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  3. Ma allora è proprio soltanto sangue blu! Adoroooo!!!

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